Se c’è una parola che abbiamo imparato a temere forse più di “coronavirus”, è sicuramente “dopo”. E, non a caso, è proprio «Dopo» la parola che dà il titolo all’ebook prodotto dall’Editore Rubbettino con il sostegno di Banca Intesa Sanpaolo e che si è deciso di distribuire gratuitamente on line sul sito dell’editore.
In “Dopo. Come la pandemia può cambiare la politica, l’economia, la comunicazione e le relazioni internazionali”, ventidue studiosi coordinati da Alessandro Campi, direttore della “Rivista di Politica” e docente di Scienza politica nell’Università di Perugia, si interrogano su come la pandemia abbia accelerato alcuni processi sociali e ne abbia inevitabilmente modificati altri: dalla forma stessa della democrazia, ai rapporti con l’Europa, dagli equilibri di potere internazionali alla procedure decisionali dei governi, dall’economia alla comunicazione, senza dimenticare il delicato capitolo relativo alle tecniche di controllo sociale adottate per contenere i contagi e alle preoccupazioni che ne sono nate dal punto di vista della privacy e della tutela delle libertà personali.
Quello che ci aspetta, secondo gli autori di «Dopo», è un domani certamente non sempre roseo ma che, in parte, era già sotto i nostri occhi. Oggi, sono in molti a sostenere che nel “mondo di domani” nulla sarà più come prima e che dobbiamo aspettarci trasformazioni radicali, a partire dalle abitudini relative alla vita quotidiana. Altri credono, cinicamente, che passata la “grande paura” le società torneranno ai loro ritmi abituali. Lo spirito che anima i saggi compresi in questo volume è diverso da entrambi questi atteggiamenti. Non ci aspetta il “mondo nuovo” (distopico o utopico che sia), ma nemmeno torneremo al “mondo di ieri”. La pandemia rappresenta piuttosto una accelerazione della storia destinata, come tutte le crisi storiche del passato, a produrre cambiamenti che, in molti casi, saranno da considerare il punto d’arrivo di tendenze e processi che erano già in atto. Il che significa che il futuro si radica sempre nel passato e nel presente. Ciò vale soprattutto per la sfera politico-istituzionale, per quella economica e per quella politico-internazionale, sulle quali si concentra il libro. Il cui obiettivo – spiega il curatore Alessandro Campi – “è provare a descrivere i cambiamenti che potrebbero ragionevolmente investire, a causa della crisi pandemica, i regimi politici (a partire dalle democrazie), le leadership e le tecniche di governo, le forme della rappresentanza parlamentare, la comunicazione e la propaganda (già oggi pesantemente inquinate dalle fake news e dalla mentalità complottista), le scelte di politica economica e sociale degli Stati, l’Unione europea e, più in generale, le relazioni tra Stati e potenze a livello internazionale”.
Senza essere un esercizio di futurologia, il libro tenta lo stesso di guardare al domani che si aspetta in modo argomentato e ragionevole. Un esercizio di “intelligenza collettiva” certamente utile al dibattito pubblico in corso sugli effetti che la pandemia potrebbe determinare. Da qui anche la scelta dell’Editore (sostenuto in questa decisione dalla Banca Intesa Sanpaolo) di rendere il volume accessibile a tutti in forma gratuita.
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